Una giornata ad Osaka
Veduta della città dal castello |
Kobe, ore 9.00
Ci alziamo con calma questa mattina e scendiamo nella sala dell'hotel per la mia prima colazione giapponese. Il buffet come da tradizione prevede zuppa di miso, riso, verdure.. i cibi che si consumerebbero tranquillamente a pranzo o a cena. L'unica possibilità dolce è una specie di torta-brioche farcita con l'anko, la famosa marmellata di azuki, i fagioli rossi. Per oggi scelgo quella insieme a succo di arancia e caffè.
È buona e soffice, non dolcissima, ma è la marmellata che mi sorprende: ricorda molto la confettura di castagne e non ha niente a che vedere con quella che si trova in Italia all'interno dei dolcetti giapponesi, della quale ha in comune solo vagamente il colore.
Finita la colazione usciamo e ci dirigiamo alla stazione di Sannomiya. Oggi visiteremo Osaka, il programma della giornata prevede la visita al castello questa mattina, il Kaiyukan nel primo pomeriggio e un giro a Den Den Town prima di sera.
Cominciamo dal simbolo della Città: il Castello di Osaka. Risale al XVI secolo e al dominio di Toyotomi Hideyoshi, il signore della guerra che unificò il paese.
Avvicinarsi ed attraversare il ponte è un'emozione, non ho mai visto niente di simile in vita mia e da appassionata quale sono della storia del Giappone mi sembra di essere in un libro di samurai..
Fa talmente caldo che i nebulizzatori all'ingresso regalano solo pochi attimi di sollievo e per sfuggire veramente all'afa della caldissima mattinata visitiamo il museo all'interno, che merita una visita più che altro per la terrazza panoramica all'ottavo piano, dalla quale si gode di discreta vista della città. Fuori ci sono dei baracchini che vendono souvenir e ne approfitto subito per fare i miei primi acquisti: qualche cartolina e un paio di tabi, i calzini con l'alluce separato da utilizzare con le infradito.
A pranzo cerchiamo qualcosa di veloce per non perdere troppo tempo ed optiamo per degli onigiri acquistati in un conbini all'interno della stazione.
Questa cosa è sconvolgente, esattamente come al Porto Antico, c'è anche una caravella! L'interno dell'acquario però è decisamente più bello..
Ci sono addirittura dei bradipi, ma è la vasca dell'oceano Pacifico a lasciarmi senza fiato.
E' enorme, contiene 5400 tonnellate di acqua ed al suo interno, tra branchi di pesci minori nuota addirittura uno squalo balena. Sinceramente anche se da sola merita la visita all'acquario e starei ad ammirarla per ore, non posso fare a meno di provare un po' di tristezza e di malinconia per una creatura così magnifica rinchiusa in quella che in confronto all'immensità dell'oceano è comunque una minuscola gabbia.
Dopo il Kaiyukan decidiamo di spostarci e visitare Nipponbashi, o Den Den Town, prima di sera. Si tratta di un quartiere tecno-nerd, simile all'Akihabara di Tokyo, dove si possono trovare innumerevoli negozi di elettronica, anime e videogames.
Qui è da pazzi, mi sento un po' una otaku, un' appartenente a questa subcultura, mentre girovago tra negozi assurdi e curioso tra costumi per cosplay ed action figures. Non manca nemmeno un personaggio dei cartoni animati della mia infanzia e adolescenza: da Gundam a Sailor Moon passando per Detective Conan ai Cavalieri dello zodiaco o Star Wars e ET..
e c'è di tutto: pupazzi, robot, bamboline.. vedo cose che noi occidentali non possiamo nemmeno immaginare, ed anche se il fenomeno mi è noto, rimango scioccata dalla quantità di gadget esistenti, possibili e simpatici souvenirs per i turisti, ma fenomeno un tantino inquietante per chi ne è ossessionato.
Alla fine, stanchissimi torniamo verso Kobe, passando col treno davanti al bellissimo centro di Osaka illuminato, che merita una fotografia.