Il giardino giapponese
Himeji, ore 15.00
Percorro le stradine in un senso assoluto di pace, gli aceri stanno già cominciando a tingersi di rosso e vista la giornata uggiosa siamo gli unici visitatori. Qua e là solo piccole schiere di silenziosi giardinieri potano, annaffiano ed estirpano germogli invisibili di infestanti, mentre sostiamo nei deliziosi padiglioni affacciati sull'acqua ad ammirare i bellissimi colori delle carpe koi.
Dopo la visita all'Hakurojo ci dedichiamo al Koko-en, il garden inaugurato nel 1992 e sorto sul sito di un'antica residenza feudataria, che si compone di nove giardini indipendenti disegnati secondo vari stili del periodo Edo (1603-1867), separati da cinte murarie che rispecchiano quelle del castello.
All'interno si trova anche una casa da te dove si puó assistere al Cha no yu, la tradizionale cerimonia, ma purtroppo per noi solo su prenotazione.
All'interno si trova anche una casa da te dove si puó assistere al Cha no yu, la tradizionale cerimonia, ma purtroppo per noi solo su prenotazione.
Percorro le stradine in un senso assoluto di pace, gli aceri stanno già cominciando a tingersi di rosso e vista la giornata uggiosa siamo gli unici visitatori. Qua e là solo piccole schiere di silenziosi giardinieri potano, annaffiano ed estirpano germogli invisibili di infestanti, mentre sostiamo nei deliziosi padiglioni affacciati sull'acqua ad ammirare i bellissimi colori delle carpe koi.
Il giardino d'acqua, il giardino fiorito, quello sempreverde, il giardino del daimyo, quello del tè e il giardino di bambù sono specificamente progettati per essere godibili in tutte le stagioni. La particolarità è che nulla viene lasciato al caso, o al corso naturale delle cose, ma ogni singola pianta, albero, cascatella o pietra rispetta precisissime regole, canoni e simbologia nella costante ricerca di armonia e perfezione.